Rosmarino
Rosmarinum officinalis Linneo
Un pò di botanica
Il rosmarino appartiene famiglia delle Lamiaceae
. Originario dei paesi del Mediterraneo si ritrova spontaneo in tutte
le regioni italiane dalla fascia costiera e fino a 1500 m s.l.m. E' una
nano fareofita con andamento arbustivo,
con profumo aromatico intenso. Cespuglio con rami prostrati o ascendenti,
raramente eretti, corteccia bruno chiara. Foglie lineari revolute sul
bordo, di colore verde scuro lucide di sopra e bianco tomentose di sotto.
Il fiore è composta da un calice pubescente bilabiato ed una corolla
azzurro chiara o lilla raramnte rosea o bianca.
Clima, Terreno, Concime
Il rosmarino è una pianta che ama il sole (eliofita),
il caldo e l'aria quindi sono piante che devono essere coltivate all'aperto,
anche in vaso, purchè siano tenute in un balcone o in un davanzale.
Crescono molto bene lungo le zone litoranee del mediterraneo e tollerano
senza alcuna difficoltà l'aria salmastra. E' preferibile però
che siano localizzate in zone riparate da eventuali venti freddi che potrebbero
sopraggiungere con l'inverno.
Il rosmarino non è una pianta esigente in fatto di terreni ma non
gradisce terreni pesanti, devono essere leggeri, permeabili, tendenzialmente
alcalini. E' importante che il terreno possa favorire il rapido sgrondo
delle acqua in eccesso in quanto non tollerano i ristagni idrici.
Essendo comunque una pianta molto adattabile trova spazio e valorizza
quei terreni che per loro natura, non potrebbero ospitare altre specie.
Se le piante sono coltivate in vaso è opportuno rinvasare ogni
due-tre anni usando un buon terriccio fertile, a reazione alcalina avendo
cura di ben sistemare su fondo del vaso dei pezzi di coccio per favorire
il rapido sgrondo delle acque di irrigazione. Va pertanto annaffiato poco
e spesso facendo attenzione a non inzuppare il terreno e a non lasciare
ristagni idrici il periodo di maggio richiesta coincide con la fioritura
che avviene da marzo a settembre-ottobre. Se il clima si mantiene particolarmente
mite la fioritura può durare più a lungo. Il Rosmarino non
è necessita di potature energiche. Basta eliminare regolarmente
le parti secche e cimarlo in primavera per mantenere un aspetto cespuglioso
e favorire la nascita di nuovi getti laterali.
Il ROsmarino può essere facilmente riprodotto per talea nel periodo
primaverile.Le talee devono essere lunghe 15-20 cm, prelevate dai germogli
basali e da piante in buona salute e vigorose. Vanno piantate per almeno
i 2/3 della loro lunghezza in un miscuglio di torba e sabbia e tenute
in serra fresca (circa 10°C) fino a quando non saranno radicate (impiegano
circa due mesi). Saranno trapiantate nella loro sede definitiva la primavera
successiva.
Proprietà aromatiche
Il rosmarino è una pianta ricchissima di olio essenziale responsabile
delle caratteristiche aromatiche di questa pianta costituito essenzialmente
da pinene, conforene, limonene, flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine,
canfora e acido rosmarinico.
Curiosità
Il Rosmarino è un caratteristico componente della macchia bassa
e gariga mediterranea. Noto sin dall'antichità è stato impiegato
comunemente come pianta medicinale, aromatica e di condimento. Nella cucina
italiana è frequentissimo, soprattutto per arrosti e condimenti;
per questo motivo è comunemente coltivato negli orti e giardini
in tutta la zona dell'Olivo e della Vite, e spesso al riparo dei muri
esposti a mezzogiorno o su rupi soleggiate può essere incontrato
come pianta apparentemente selvatica.
Si può ritenere spontaneo tuttavia solo lungo le coste, con esclusione
di quelle del medio ed alto Adriatico; solo nellItalia Meridionale, Sicilia
e Sardegna penetra ad una certa distanza dal mare, però sempre
in ambiente di macchia. NellItalia Settentrionale è spontaneo solo
in Liguria e sul Garda dove rappresenta l'estremo avamposto isolatissimo
della specie.
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